Descrizione
Il museo era ospitato nell'ex macello cittadino, ora "Urban Center", si sviluppava su una superficie di circa 2000 mq con sale espositive, laboratori didattici attrezzati, un settore mostre e un’aula per proiezioni di filmati.
Le collezioni comprendono un cospicuo numero di esemplari che in parte furono lasciati in eredità al museo dal Regio Istituto Tecnico (l’attuale Istituto “Romagnosi”) e in parte sono il frutto del lavoro di raccolta e classificazione di studiosi e appassionati quali il professore Giacomo Trabucco per quanto riguarda le rocce, i minerali, i fossili, gli animali e le piante; il medico e ornitologo Edoardo Imparati per quanto concerne l’ampliamento della raccolta degli uccelli; gli studiosi di flora del piacentino Parmigiani e Pavesi, infine, per gli erbari.
Nel corso degli ultimi anni il Museo si è arricchito di tre importanti collezioni: la Collezione malacologica Raimondo Del Prete, la collezione mineralogica Giovanni Dosi, la Collezione di Suiseki.
Nel percorso espositivo sono presenti anche diversi supporti multimediali che permettono di avere un approccio più diretto con la realtà di un territorio provinciale particolarmente diversificato.
All’interno del percorso espositivo è stata mantenuta anche la sequenza di apparecchiature d’epoca utilizzate per la fabbricazione delle stecche di ghiaccio che venivano utilizzate all’interno del macello ma anche vendute alle famiglie piacentine.
Il Macello Comunale, all’interno del cui perimetro si trova il museo, venne costruito a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Iniziato il 12 maggio 1892 venne poi ampliato e completato nel 1912 proprio con la costruzione della Fabbrica del Ghiaccio necessaria per la conservazione delle carni macellate e nel 1914 con la costruzione di una tripperia su un’area da poco acquistata dal Comune.
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Modalità d'accesso
accesso per persone con disabilità
Indirizzo
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Ultimo aggiornamento: 9 gennaio 2025, 11:40