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Piano regionale di sorveglianza delle arbovirosi per il 2023
Si basa sulla sorveglianza entomologica e veterinaria che prevede la ricerca del virus
- nelle zanzare, che ne sono vettore
- negli uccelli selvatici, principalmente i corvidi, nei quali il virus si moltiplica fino a renderli “serbatoi” in grado di infettare le zanzare
In caso di criticità rilevate, possono essere adottate dai comuni specifiche ordinanze sindacali che prevedono iniziative di contrasto alla diffusione del virus graduate in base al livello di rischio riscontrato.
800 033 033 Numero verde del Servizio Sanitario Regionale per informazioni sul contrasto agli insetti vettori
La zanzara tigre (Aedes albopictus)
Grande come una zanzara comune, viene dall'Asia ed è stata rinvenuta in Italia per la prima volta nel 1990.
La si riconosce per il colore nero, per una linea bianca sul dorso e per anelli bianchi sulle zampe.
La zanzara tigre depone le uova sulle pareti interne di contenitori in cui c'è acqua (sottovasi, bidoni, tombini): qualsiasi contenitore artificiale, anche piccolo come un barattolo, può far nascere decine e decine di zanzare e diventare un focolaio d'infestazione.
Le uova si schiudono quando vengono sommerse dall'acqua: in una-due settimane le larve si trasformano in zanzare.
La zanzara tigre è molto aggressiva, vola basso, in sciami, punge prevalentemente di giorno e all'aperto, soprattutto gambe e caviglie; è in grado di pungere anche attraverso la stoffa di abiti leggeri e non tutti i repellenti sono sufficientemente efficaci.
West-Nile virus
È diffuso in molte regioni di Medio-Oriente, India, Indonesia, Africa settentrionale (specie in Egitto), ma ormai presente, stagionalmente, anche in alcune zone dell'Europa che si affacciano sul Mediterraneo.
Il ciclo di moltiplicazione del virus si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni (Culex spp.).
L'uomo, come pure gli equini, viene infettato occasionalmente e non è in grado di trasmettere l'infezione né ad altre zanzare, né ad altre persone.
Il contatto col virus solitamente causa un'infezione che decorre senza disturbi, lasciando come unica traccia nel corpo umano la presenza di anticorpi specifici contro il virus.
In alcuni casi si sviluppa la malattia denominata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure raramente e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale.
La diagnosi di queste forme avviene grazie alla stretta collaborazione dei reparti ospedalieri dell’Azienda USL con il laboratorio regionale di riferimento.