Descrizione
La Mappa Acustica Strategica consente:
- l’informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed ai relativi effetti;
- la successiva elaborazione e adozione di piani d’azione, per evitare e ridurre il rumore ambientale.
La Mappa Acustica Strategica costituisce il presupposto conoscitivo alla redazione del Piano d’Azione necessario per mitigare l’effetto dell’inquinamento acustico nelle aree dove l’esposizione dei residenti è ritenuta eccessiva
Il Decreto legislativo 194/2005 prevede l’obbligo da parte degli enti gestori degli assi stradali e ferroviari principali, degli aeroporti principali e degli agglomerati urbani con più di 250.000 abitanti e con più di 100.000 abitanti, con tempistiche differenti, di elaborare la Mappatura Acustica Strategica nonché i Piani d’Azione per l’abbattimento del rumore ambientale in recepimento alla Direttiva Europea 2002/49/CE.
A tal riguardo la Regione Emilia – Romagna, con nota n. 225431 del 1 ottobre 2008 del Servizio Regionale Servizio Risanamento atmosferico, acustico, elettromagnetico, ha comunicato ai Comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini la designazione ad autorità competenti per i rispettivi agglomerati.
La mappa acustica strategica è finalizzata alla determinazione dell'esposizione globale al rumore in una certa zona a causa di diverse sorgenti di rumore.
Le autorità competenti per i rispettivi agglomerati, tenuto conto dei risultati delle mappe acustiche strategiche, hanno inoltre l’obbligo di redigere, e trasmettere alla regione, “piani di azione” destinati a gestire i problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti, compresa, se necessario, la sua riduzione.
L’adozione della Mappatura Acustica Strategica costituisce dunque il presupposto conoscitivo indispensabile alla redazione del “Piano di Azione”, per gestire i problemi legati all’inquinamento acustico.
Il mancato adempimento di quanto previsto dalla sopra citata Direttiva Europea 2002\49\CE può comportare l’avvio di procedure di infrazione da parte dell’UE nei confronti degli enti inadempienti.
Per evitare fraintendimenti è bene evidenziare che il concetto di Mappatura Acustica Strategica si differenzia da quello di “classificazione acustica del territorio” (o zonizzazione), che indica invece la procedura che porta a differenziare il territorio in sei classi omogenee, sulla base degli usi urbanistici consentiti realizzati o in previsione; ad ognuna delle quali competono specifici limiti acustici.
E’ bene inoltre evidenziare un parallelismo tra i “piani di azione” sopra citati conseguenti alla Mappatura Acustica Strategica, e i “piani di risanamento acustico” volti a risolvere situazioni in cui tra aree confinanti del territorio comunale (come suddivise dalla classificazione acustica) vi siano differenze superiori a 5 dB nei valori di qualità (L.447/95), o quando vi sia superamento dei valori di attenzione (valori di rumore che segnalano la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente).
Il Comune di Piacenza ha approvato la Classificazione Acustica del proprio territorio: ai fini dell’individuazione delle criticità preliminare alla fase successiva del Piano d'Azione sarà pertanto necessario procedere anche ad un confronto fra i livelli sonori stimati nella Mappatura Acustica Strategica ed i valori limite della classificazione acustica.
L’obiettivo della normativa in materia di Mappatura Acustica Strategica è essenzialmente quello di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell'esposizione al rumore ambientale, in particolare quando i livelli di esposizione possono avere effetti nocivi per la salute umana, nonche' evitare aumenti del rumore nelle zone silenziose.
L’elaborazione della Mappatura Acustica Strategica dell’agglomerato di Piacenza è stata realizzata in collaborazione con ARPA – Sezione Provinciale di Piacenza utilizzando un modello di calcolo che prevede i livelli acustici generati dalle sorgenti rumorose presenti sul territorio.
Le mappe strategiche come richiesto dal Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194 sono relative agli indicatori acustici europei Lden e Lnight: Lden è il descrittore acustico day-evening-night (giorno-sera-notte) ed è usato per stimare il disturbo legato all'esposizione al rumore nell’arco dell’intera giornata, Lnight è il descrittore acustico notturno relativo ai disturbi del sonno (livello sonoro periodo 22-6).
Le sorgenti sonore considerate per l’elaborazione della Mappatura Acustica Strategica per l’agglomerato di Piacenza sono il traffico veicolare, ferroviario e le sorgenti industriali.
- Il rumore stradale rappresenta a Piacenza sicuramente la fonte più diffusa e rilevante.
Il grafo di base del reticolo stradale incluso nei confini comunali dell'agglomerato di Piacenza, ad esclusione delle tratte autostradali, è stato reperito attraverso la Regione Emilia-Romagna, mentre i tratti autostradali sono stati resi disponibili dalle Società di gestione.
Una volta costruito il reticolo, i vari archi, di competenza comunale, sono stati popolati con i dati di traffico in disponibilità del Comune oppure ottenuti da rilevazioni in sito effettuate con sistemi contatraffico radar in possesso di ARPA o, in assenza, da un confronto estimativo di Comune e ARPA, in particolare per quanto riguarda i flussi della viabilità urbana minore.
Le Società Autostrade per l'Italia e S.A.T.A.P. hanno fornito i dati di traffico relativi alle barriere autostradali Piacenza Sud per la prima e Piacenza Ovest per la seconda.
Per quanto riguarda il traffico “pesante” nell'ambito del perimetro urbano, rappresentato sostanzialmente dal servizio di trasporto pubblico, i dati di interesse come percorsi e numero di corse sono stati dedotti dall'Orario pubblicato sul sito web di SETA SpA e quindi utilizzati per il popolamento dello standard implementato nel modello di calcolo. - Per quanto riguarda il rumore industriale, in analogia ad altri Agglomerati della Regione Emilia-Romagna, non sono state prodotte mappe specifiche in quanto, presi in considerazione tutti gli impianti AIA classificati in classe V e VI, si è ritenuto che la rumorosità da essi prodotta sia tale da determinare l’esposizione al rumore di un numero, se non nullo, comunque estremamente limitato di persone (< 50 per ciascun intervallo di livelli LDEN e LNIGHT), anche in virtù della collocazione degli impianti stessi (sovente a distanza consistente da insediamenti residenziali).
- Per quanto concerne il rumore ferroviario, sono stati recuperati dal web i dati relativi al traffico quotidiano passeggeri ed i dati forniti su espressa richiesta da RFI in ordine al traffico merci.
Al fine di verificare se il modello utilizzato per il rumore stradale (XPS 31-133) riproduca correttamente le emissioni sonore dei veicoli, è stato effettuato un confronto tra i valori stimati restituiti dal modello con quanto rilevato in misure a bordo strada (operazione di calibrazione). Le differenze tra il valore stimato e quello misurato sono, nella maggioranza dei casi, inferiori a 3 dBA, dunque di ridotta entità.
In tale fase alcune elaborazioni effettuate nel contesto della Mappatura Acustica Strategica, soprattutto in relazione alla individuazione delle zone critiche, saranno oggetto di approfondimento con l’effettuazione di misure di rumore; si evidenzia infatti che la mappa è frutto di simulazioni e che pertanto le sue risultanze sono affette da errori determinati dall’incertezza dei dati di input forniti al modello: flussi di traffico, altezza edifici, presenza di ostacoli lungo il percorso sonoro...
È importante sottolineare che le mappe acustiche prodotte sono mappe globali che non hanno un livello di dettaglio tale da renderle realistiche anche a scala locale e non vanno dunque interpretate a tale livello.
La Mappatura Acustica Strategica è pertanto uno strumento adeguato a larga scala che dovrà essere affinato con un’adeguata campagna di monitoraggio quando si analizzeranno interventi di mitigazione acustica che sono a scala ridotta.
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Ultimo aggiornamento: 22 novembre 2024, 14:52