Reddito di Libertà
È un contributo destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai Centri antiviolenza e in carico ai Servizi Sociali.
Ultima modifica 23 dicembre 2024
Il Reddito di Libertà, definito secondo le linee della Circolare Inps numero 166 del 08-11-2021, è finalizzato a sostenere il percorso di fuoriuscita dalla violenza, prioritariamente le spese per assicurare l'autonomia abitativa e la riacquisizione dell'autonomia personale nonchè il progetto scolastico e formativo dei figli minori ed è compatibile con altri strumenti di sostegno economico.
A chi si rivolge
Destinatarie del contributo sono le donne in possesso dei seguenti requisiti:
- residenza nel comune di Piacenza;
- cittadinanza italiana o comunitaria oppure, in caso di cittadinanza di uno Stato extracomunitario, è necessario essere in possesso di regolare permesso di soggiorno oppure lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria;
- essere senza figli oppure con figli minori;
- essere seguite dai Centri AntiViolenza riconosciuti dalle Regioni e dai Servizi Sociali.
Come si accede al contributo
La domanda dev'essere presentata direttamente dalla donna interessata, in raccordo con la propria assistente sociale. È sempre possibile presentare domanda.
Il contributo è pari a 400 euro mensili. L’assegno viene erogato direttamente da Inps in un’unica soluzione per un massimo di 12 mensilità pari a 4.800 euro.
Ulteriori informazioni
I datori di lavoro privati che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del Reddito di Libertà, possono ottenere l'esonero dei contributi previdenziali nella misura del 100% e nel limite massimo di 8.000 euro.
L'agevolazione è prevista per:
- le assunzioni a tempo indeterminato, per la durata di 24 mesi;
- le assunzioni a tempo determinato, per la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di 12 mesi;
- le trasformazioni a tempo indeterminato, per la durata di 18 mesi.
I dettagli relativi alla disciplina dell'agevolazione sono consultabili nella circolare INPS 5 marzo 2024, n. 41.